L’albero motore, collegato ad un alternatore sincrono, è in grado di produrre 20 kWel (valore di picco).
Il sistema di recupero termico dell’impianto consente di ottenere fino a 40kWth di potenza termica (valore di picco) recuperando il calore contenuto nel liquido di raffreddamento del motore e quello rilasciato dai gas di scarico.
Il microcogeneratore è adatto anche ad un utilizzo in assetto trigenerativo (produzione di energia elettrica, termica e frigorifera), abbinandolo ad un chiller ad assorbimento.
Nella figura è illustrato nel dettaglio il principio di funzionamento dell’ECO20x per la produzione di energia elettrica.
La biomassa, caricata nella tramoggia di carico, viene spinta attraverso la coclea azionata da motore elettrico all’interno del reattore.
La decomposizione termochimica produce syngas che, prima di essere utilizzato nel motore a combustione interna, necessita di essere raffreddato e pulito.
Per tale ragione il syngas viene fatto passare attraverso:
un ciclone reattore per la rimozione delle ceneri ultrafini
un cooler di raffreddamento per incrementarne la densità e per condensare i tar presenti nel syngas
un filtro biologico per l’ulteriore rimozione delle ceneri ultrafini e del tar residuo
un ciclone in prossimità del motore che consente la miscelazione con l’aria esterna e la rimozione finale delle condense
Per quanto riguarda la sezione di recupero termico il sistema è costituito da due sistemi in serie in grado di realizzare:
Il vaso di espansione, posto in testa all’impianto, consente di compensare l’aumento di volume prodotto dal riscaldamento dell’acqua presente nel circuito di raffreddamento del gas nel cooler.
Dopo aver ceduto il calore all’interno dello scambiatore a fascio tubiero, i gas di scarico del sistema vengono veicolati in atmosfera nel rispetto delle normative vigenti in materia di emissioni conformemente al Dlgs. 152/06.