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Le Comunità Energetiche per un'energia green e vantaggiosa

14 Novembre 2022

Le energie rinnovabili sono un elemento essenziale per far emergere un mercato dell'energia più equo e sostenibile. In questo contesto le Comunità Energetiche possono avere un ruolo chiave, inserendosi a pieno titolo nel circuito virtuoso basato sul modello dell'economia circolare.

Composte da persone che condividono risorse ed energia pulita prodotta, le Comunità Energetiche Rinnovabili promuovono l'innovazione tecnologica insieme ai benefici ambientali, sociali, sanitari ed economici.

Il modello ‘Comunità Energetica Rinnovabile’ si fonda sul perseguimento di obiettivi quali la lotta allo spreco di energia e di risorse, la condivisione di un bene fondamentale a un prezzo competitivo ed equo.

Cosa sono le comunità energetiche?

Le Comunità Energetiche possono essere considerate un modello innovativo per la produzione, distribuzione e consumo di energia rinnovabile, fatte dai cittadini e dalle realtà locali.

Coinvolgendo cittadini, attività commerciali, imprese e altre realtà del territorio è possibile produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione. I partecipanti alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) aderiscono volontariamente alla comunità, con l’obiettivo di autoprodurre e fornire energia rinnovabile, attraverso uno o più impianti energetici locali. I princìpi su cui si fonda una CER sono quindi il decentramento e la produzione energetica in loco.

Come funziona una comunità energetica?

Per comprendere correttamente queste comunità, dobbiamo prima cogliere il concetto di rete intelligente. La rete elettrica, infatti, sta vivendo una trasformazione che tutti hanno sperimentato in altri aspetti della vita quotidiana: la digitalizzazione.

Il mondo digitale, come il web, consente connessioni peer-to-peer basate su nodi.

Così negli anni siamo passati:

  • da una rete fisica centralizzata con trasmissione di energia da uno a molti (l'operatore elettrico che fornisce energia alle nostre case)
  • a una rete digitale decentralizzata, con connessioni da uno a uno e da molti a molti.

Si tratta di una rete “intelligente” perché, oltre ai necessari sensori di misurazione, incorpora anche complessi algoritmi di intelligenza artificiale, che consentono ai singoli cittadini di assumere un ruolo attivo.

Come? Attraverso la smart grid, che permette a ciascun individuo di entrare a far parte di una comunità energetica: chi aderisce alla comunità energetica infatti diventa un prosumer.

Chi è e cosa fa il prosumer nelle comunità energetiche

Con il termine prosumer ci si riferisce all’utente che non si limita al ruolo passivo di consumatore (consumer), ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo (producer).

Il prosumer può godere non solo di una relativa autonomia energetica, ma anche di benefici economici.

Possiede infatti un proprio impianto di produzione di energia, grazie al quale:

  • consuma ciò di cui ha bisogno e immette in una rete locale l’energia in esubero per scambiarla con gli altri membri della comunità,
  • oppure può accumularla e restituirla alle unità di consumo nel momento più opportuno.

I vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Le CER offrono un mezzo per ristrutturare i nostri sistemi energetici, sfruttando l'energia e consentendo ai cittadini di partecipare attivamente alla transizione energetica.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili portano grandi benefici:

  • aumentano l'efficienza energetica,
  • abbassano i costi delle bollette dell'elettricità,
  • possono creare opportunità di lavoro a livello locale.

Ecco perché questo tipo di allestimento diventerà sempre più necessario per il consumo di energia rinnovabile.

Un cittadino, un condominio, una Pubblica Amministrazione o un’impresa che scelga di autoconsumare l’energia elettrica prodotta da una Comunità Energetica ottiene:

- Risparmio in bolletta: più energia si autoconsuma direttamente e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta (quota energia, oneri di rete e relative imposte).

- Guadagno sull’energia prodotta: produrre energia può rappresentare una fonte di guadagno grazie ai meccanismi incentivanti.

- Agevolazioni fiscali (detrazioni o superammortamento).

Chi sono i componenti di una comunità energetica

Chiunque può entrare a far parte di una di queste comunità. Nello specifico, le comunità energetiche possono essere composte da persone fisiche, industrie ed enti locali.

I soggetti che partecipano devono produrre energia destinata al proprio consumo con impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW.

Le reti di distribuzione

Per condividere l’energia prodotta, gli utenti possono utilizzare le reti di distribuzione già esistenti e utilizzare forme di autoconsumo virtuale.

La comunità energetica rinnovabile deve essere formata dai consumatori ubicati nella rete elettrica di bassa tensione, sotto la medesima cabina di trasformazione di media/bassa tensione.

I partecipanti mantengono i loro diritti come clienti finali, compreso quello di scegliere il proprio fornitore e uscire dalla comunità quando lo desiderano.

L’energia, condivisa all’interno della comunità, è pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra:

  • l’energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti della comunità
  • l’energia elettrica prelevata dall’insieme dei membri associati.

L’energia è considerata condivisa per l’autoconsumo istantaneo anche attraverso sistemi di accumulo.

La continuità produttiva di ECO20x per le Comunità Energetiche

Tra le esigenze principali di una comunità energetica vi è la continuità produttiva, requisito a cui risponde l’ECO20x, il sistema di microcogenerazione, progettato e realizzato da CMD, con cui è possibile produrre energia elettrica e termica, utilizzando scarti legnosi e agricoli.

La continuità produttiva è un elemento differenziante rispetto agli altri sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili: il microcogeneratore ECO20x, infatti, viene alimentato con la biomassa, una fonte inesauribile, e per questo può essere in funzione 24h/24h per un totale di 7.500 ore all’anno.

Emerge chiaramente la differenza con altri sistemi basati su fonti rinnovabili – come il fotovoltaico e l’eolico – che, per produrre energia, hanno bisogno di specifiche condizioni atmosferiche – sole, vento – e quindi non possono assicurare la continuità produttiva.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono uno strumento di forte spinta alla sostenibilità ambientale, ma anche di coesione comunitaria e opportunità di sviluppo di pratiche sociali innovative. Sono una soluzione per promuovere la generazione e il consumo di energia rinnovabile, resa più semplice da attuare attraverso il sistema ECO20x.

Contatta uno dei nostri esperti per avere maggiori informazioni sui sistemi ECO20 e su come possono essere utili a te, alla tua attività e al tuo territorio.

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